Castello di Castagneto
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Una terra incantevole vi sta aspettando

«Non han sì aspri sterpi né sì folti
quelle fiere selvagge che ‘n odio hanno
tra Cecina e Corneto i luoghi cólti.»
(Dante, Inferno, Canto XIII, vv. 7-9)
Tra Cecina e Tarquinia, come ricorda Dante nel suo Inferno, sorge la Maremma: zona di cultura, buon cibo e ottimo vino.
Si abbarbica tra colline dai colori brillanti ora verdi poi gialle poi dello scuro castano della terra, al cambiare delle stagioni; e discende giù fino al mare percorrendo tornanti, seguendo fiumi e torrenti.
Storicamente chiamata Maremma Pisana, perché antico dominio della Repubblica di Pisa, con il passare degli anni è stato distinto dalla parte Livornese.

La biodiversità del territorio né è una delle caratteristiche principali: flora e fauna ma anche campi e vigneti coltivati contraddistinguono luoghi dal sapore unico in cui la tradizione fa da padrone.

Filari di uve che diventeranno grandi vini DOC, quali Sassicaia, Ornellaia, Masseto, Guado al Tasso, Biserno, grani e cereali frutta e verdura a km 0, olive che produrranno un ottimo extra vergine sono i prodotti unici di questa terra.



Incontrare i sapori della terra per concedersi un’esperienza sensoriale unica

L’Alta Maremma di cui il paese di Castagneto Carducci è parte fondante, è un luogo molto particolare dove i sapori genuini della terra e del mare si fondono con i grandi vini della zona in abbinamenti fantastici creati da grandi chef provenienti dal territorio.
Fulvio Pierangelini con il suo Gambero Rosso prima, Luciano Zazzeri con la Pineta poi, hanno saputo declinare in maniera moderna i gusti di ingredienti presenti nella zona fin dai tempi degli Etruschi.
A questi grandi ristoratori sono seguiti in tutti gli storici paesi della zona altrettanti ottimi gestori che permettono al turista di vagare per le intatte campagne alla ricerca di raffinate esperienze sensoriali.

Dal lato del vino personaggi come Niccolò Antinori, i suoi figli Piero e Lodovico, Mario Incisa della Rocchetta, Piergiorgio Meletti Cavallari, Angelo Gaia sono stati coloro che hanno creato ed alimentato la fama mondiale dei Supertuscan con le etichette di Sassicaia, Masseto, Ornellaia, Grattamacco, Guado al Tasso, Biserno, Promis.
Da questo incontro fra grandi produttori e grandi ristoratori (questi ultimi vivendo sul mare hanno avuto la possibilità di sviluppare un’ottima la cucina di pesce), si creano per i turisti delle possibilità di curiosare in lungo ed in largo sulle nostre terre.
Una menzione particolare meritano gli oli extravergine di oliva provenienti dalla coltivazioni collinari che beneficiano per potersi sviluppare dell’irradiamento solare, dell’aria di mare e di una qualità di ambiente unica nel nostro paese.
Il “colombo al pentolo”, il “cinghiale alla cacciatora”, le “tagliatelle al cinghiale”, (ottime quelle dell’enoteca Tognoni di Bolgheri),“il baccalà alla livornese”, la “campigliese”, “il castagnaccio”, ed altri piatti tipici, costituiscono la spina dorsale della memoria gastronomica di questa parte così bella della Toscana.



Attraversare la campagna pedalando in sella vostra alla bici

Che cosa significa visitare il territorio toscano in bicicletta? Che cosa vuol dire percorrere le lunghe vie immerse nella natura? Che cosa significa entrare tra i filari, farsi largo tra le fronde, salire e scendere tra le colline?

Significa vivere un’esperienza a contatto diretto con la natura. Significa esplorare un territorio ricco di storia e cultura sin dalle sue radici. Significa percorrere le stesse stradine sterrate percorse dagli etruschi, la civiltà che ha dato i natali a questo territorio.

Scoprite questo fantastico territorio visitandolo in punta di piedi, grazie ai percorsi cicloturistici organizzati da varie associazioni o gruppi privati del territorio: vi consigliamo di visitare la pagina del Comune dedicata agli itinerari.